Auditel misura ogni giorno le performance editoriali
7 giorni su 7, 24 ore su 24, minuto per minuto
Dal 1984 Auditel svolge un compito importante e delicato: la rilevazione e la diffusione dei dati che fotografano, 24 ore su 24, minuto per minuto, l’intera offerta televisiva nella sua articolazione digitale, satellitare, live e on-demand, su tutte le piattaforme e tutti i device. Un compito necessitato, oltre che vigilato, poiché le informazioni - materia prima di cui si alimentano le analisi e le pianificazioni pubblicitarie - esprimono una currency, cioè l’unità di misura riconosciuta dal mercato per misurare il ritorno dei propri investimenti (sia sotto il profilo editoriale che pubblicitario). Pertanto, l’intero processo di rilevazione di Auditel è tracciabile. I suoi algoritmi e i protocolli di elaborazione sono accessibili e “depositati in garanzia”. In qualunque momento i dati possono essere riprodotti in maniera certificata da un revisore esterno. Oggi Auditel misura sia gli ascolti della TV tradizionale che gli ascolti della TV oltre il televisore, ossia quella fruita, nelle case e in mobilità, sui device digitali. Un’attività complessa, resa possibile da un imponente lavoro di ricerca sociale e da una sofisticata architettura tecnologica. Come potete leggere qui di seguito.
La TV tradizionale
In poco più di un decennio - dopo un eccezionale processo di frammentazione e grazie a uno sforzo tecnologico imponente - Auditel è passata dal monitorare 6-7 grandi reti nazionali generaliste a rilevare 440 emittenti. Per ciascuna di esse, vengono raccolti (con un sistema campionario) e diffusi i dati che registrano, 24 ore su 24, minuto per minuto, l’ascolto televisivo. In particolare, Auditel monitora la TV che opera in modalità lineare utilizzando le tecnologie trasmissive (Digital Terrestrial Television) e DST (Digital Satellite Television), misurandone anche l’ascolto ritardato fino a 28 giorni, generato da OTT (Over the Top Television), VCR (Video Cassette Recorder), PVR (Personal Video Recorder) e MySky. Rientrano, infine, nel perimetro di rilevazione di Auditel le console di giochi e gli altri device che, collegati al televisore, consentono la visione dei canali televisivi.
La TV fuori dal televisore
L’innovazione tecnologica ha moltiplicato le piattaforme e ha generato – rispetto al televisore domestico – altri luoghi dove poter vedere, anche in mobilità, i contenuti TV digitalizzati, imponendo alle ricerche sui dati l’osservazione di un ambiente multiservizio che intreccia l’etere e il web.
Oggi Auditel è in grado di misurare i contenuti e la pubblicità anche su Smart TV, Personal Computer (PC), Smartphone, Tablet e Game Console, ottenendo informazioni in modalità censuaria, basate, cioè, non su stime campionarie, bensì sul totale degli ascolti direttamente rilevati. Il nuovo sistema censuario, la soluzione Auditel per i device digitali, non sostituisce quello campionario: lo integra.
Una scelta che consente la prima rilevazione cross-mediale degli ascolti TV provenienti da diverse piattaforme e device, al netto di duplicazioni.
Misuriamo la TV
su tutte le tre
tecnologie trasmissive
Digitale
Terrestre
(DTT)
In Italia ci sono 250 canali TV che utilizzano la tecnologia digitale terrestre o DTT (Digital Terrestrial Television), implementata tra il 2008 e il 2012, anno in cui è stato spento il segnale analogico.
Digitale
Satellitare
(DST)
La televisione satellitare o DST (Digital Satellite Television) è attiva in Italia dal 1996. Oggi 130 canali televisivi diffondono i programmi via DST, in Pay-TV e gratuitamente. Sono visibili con un set-top box.
TV
via internet
(IP)
La TV che viaggia sulla rete web o IPTV (Internet Protocol TV) è operativa in Italia dal 2001. Molti editori televisivi utilizzano l’IPTV sia in modalità live che in modalità on demand, free e pay.
Dal televisore al PC
rileviamo gli ascolti
su sei diversi device
Televisore
Nelle case degli italiani ci sono 43 milioni di apparecchi televisivi. Il 97% delle famiglie ne possiede almeno uno, il 38% ne ha due, il 17,3% ne ha almeno tre, come rivela il Rapporto Auditel-Censis.
Smart TV
Tra le famiglie che possiedono almeno un apparecchio televisivo, il 19,3% ha una Smart TV connessa al web (il 13,6%) o una TV che lo è grazie a un dispositivo esterno (10,4%).
Computer
Gli italiani hanno in casa 5,7 milioni di PC fissi e 14 milioni di PC portatili. I PC fissi sono presenti nel 22,1% delle famiglie, i portatili nel 48,1%: tutti possono accedere alla TV sul web.
Tablet
Il 26,4% delle famiglie residenti in Italia ha il Tablet: il 23,1% ne possiede uno, il 3,3% ne ha almeno due. I Tablet sono device per i 35-64enni (34,9%) e i millennials (30,3%) in percentuali, sostanzialmente, analoghe.
Smartphone
I telefoni cellulari sono presenti in oltre il 95% delle famiglie residenti in Italia, risultando i device digitali più diffusi in assoluto. Lo smartphone è molto utilizzato per la visione di contenuti televisivi, specie per le clip di breve durata.
Game Console
Nell’11% delle case italiane c’è una Game Console, il device con cui si praticano i videogiochi. Le Game Console, connesse al televisore, e alla rete web, funzionano come un set top box per vedere canali TV.
Un programma, tre diversi tempi di visione
Tutti i contenuti televisivi possono essere visti in modalità live (o lineare), cioè nel momento stesso in cui vengono trasmessi. Oppure è possibile vederli in modalità differita. Dall’1 maggio 2011 Auditel misura gli ascolti di un programma o di una pubblicità anche in un momento diverso rispetto a quello in cui sono andati in onda. Lo fa utilizzando tre criteri-guida. Primo criterio: Viewing On Same Day As Live (VOSDAL), ovvero quando il giorno di messa in onda live e quello di visione in differita, coincidono. Secondo criterio: Time Shifted Viewing (TSV), ovvero quando il giorno di messa in onda live è antecedente al momento di visione in differita. In Italia il numero dei giorni in cui l’ascolto in differita può essere riassegnato ha tre differenti limiti: Time Shifted Viewing (TSV) +4 giorni; Time Shifted Viewing (TSV) +7 giorni; Time Shifted Viewing (TSV) +28 giorni. Il dato riconosciuto per le valutazioni pubblicitarie è quello comprendente l’ascolto differito fino a +4 giorni. È però disponibile un dato consolidato a +7 e +28 giorni per analisi di tipo editoriale. Terzo criterio: Video On Demand (VOD), ovvero la fruizione di un contenuto di library anche a grande distanza temporale dalla prima messa in onda, e al di fuori, quindi, sia del perimetro VOSDAL che del perimetro TSV sopra richiamati.
In casa o fuori casa, ascolti TV sempre rilevati
Grazie all’implementazione del sistema di raccolta campionario e grazie al sistema di raccolta censuario, Auditel oggi è in grado di rilevare tutti gli ascolti televisivi, siano essi live oppure on demand, fruiti sia attraverso il tradizionale televisore sia attraverso i device connessi (Smart TV, PC, Smartphone, Tablet, Game Console) che consentono, dentro e fuori casa, in modalità stanziale o in mobilità, la visione dei contenuti TV. Auditel, infatti, ha installato direttamente nei player da cui i soggetti erogano i contenuti, un tag digitale, un piccolo software denominato SDK (Software Development Kit) che misura la fruizione di ogni singolo frammento editoriale o pubblicitario emesso e realmente fruito da un individuo. La proprietà del tag digitale è in capo ad Auditel, che ne detiene ogni diritto per l’installazione, le modalità di sviluppo e il controllo del funzionamento, rispondendo a rigorosi protocolli di certificazione su cui vigila l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom).
Un unico dato per tutti i consumi
Nel giugno 2019, avviando la pubblicazione dei dati raccolti in modalità censuaria e relativi al consumo di contenuti televisivi fruiti attraverso i device connessi, Auditel ha annunciato di voler arrivare quanto prima a traguardare la Total Audience, ovvero fornire al mercato un dato single source, al netto delle deduplicazioni, per valutare le performance di canali lineari e on demand su tutta la gamma di dispositivi rilevati. Dall’11 aprile 2022 la Total Audience, un unicum a livello internazionale, è realtà. Per realizzarla, è stato indispensabile creare un processo che, facendo perno su sofisticate tecnologie proprietarie innovative e sulle indagini relative alle abitudini di fruizione, ha reso omogenei e pienamente integrabili i dati campionari e quelli censuari. Questi ultimi, ora, non sono più riferiti solo al numero dei device utilizzati, ma anche al numero di individui che li utilizzano. Di conseguenza, è possibile quantificare e analizzare pienamente la performance dei contenuti editoriali e pubblicitari. La Total Audience è la risposta puntuale al nuovo contesto tecnologico che caratterizza i consumi TV. Oggi, infatti, ai 45 milioni di apparecchi televisivi presenti nelle case degli italiani si aggiungono circa 75 milioni di nuovi schermi connessi. E la fruizione da familiare è diventata individuale, da indoor è diventata in mobilità, da lineare a on-demand grazie a circa 60 diverse tipologie di device attraverso i quali si può accedere a contenuti audiovisivi; e grazie a un’infinità di tool esterni capaci di rendere connessi anche televisori obsoleti. I dati quotidiani della Total Audience sono disponibili ogni giorno alle 18.00 tramite software house (Nielsen, Techedge e MCS, le stesse che elaborano anche il dato campionario).