Auditel è profondamente incardinata nell’assetto regolatorio del Paese. La sua attività è sottoposta al controllo dell’Autorità per la Garanzia nelle comunicazioni (AgCom) e viene sistematicamente vigilata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e dal Garante per la protezione dei dati personali. Auditel ha avuto, ha e intende continuare ad avere un dialogo continuo con le tre authority, a garanzia del proprio operato e , quindi, del mercato TV. L’attività di Auditel è sottoposta alla vigilanza dell’Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni (AgCom) che, come dispone la legge 249 del 1997, “cura le rilevazioni degli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione; vigila sulla correttezza delle indagini sugli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione rilevati da altri soggetti, effettuando verifiche sulla congruità delle metodologie utilizzate e riscontri sulla veridicità dei dati pubblicati, nonché sui monitoraggi delle trasmissioni televisive e sull’operato delle imprese che svolgono le indagini”. Per avere una sintetica idea del livello di vigilanza esercitato da Agcom basta leggere queste parole che appaiono sul sito dell’Autorità: “I soggetti realizzatori delle indagini sugli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione hanno l’obbligo di comunicare per ogni indagine effettuata, una “nota informativa” contenente le seguenti indicazioni minime: i dati anagrafici generali della società che realizza l’indagine; la metodologia utilizzata; la consistenza del campione oggetto dell’indagine; le modalità di rilevazione e l’eventuale margine di errore per categoria; il periodo della rilevazione; il costo di accesso ai singoli servizi di rilevazione; l’indirizzo del sito internet o altro mezzo ove è reperibile il documento recante l’esposizione dell’intera metodologia utilizzata”. Auditel ha ottemperato a questo obbligo con una nota informativa – disponibile in PDF sul sito Agcom – in cui fornisce ogni dettaglio sul proprio operato. Non basta. La competizione sempre più accesa nel delicato settore dei media permette ad Auditel – grazie al modello Joint Industry Committee (JIC) – di garantire al mercato una currency univoca e riconosciuta, nella piena ottemperanza anche delle disposizioni sulla concorrenza di Agcm che, assieme ad Agcom, monitora la correttezza dell’operato della società sotto il profilo della concorrenza e del mercato. Infine, lungo il percorso per mettere in atto – nelle nuove rilevazioni censuarie – misure capaci di assicurare il rigoroso rispetto della privacy in linea con la nuova normativa europea General Data Protection Regulation (Gdpr), Auditel è stata supportata dal Garante europeo della protezione dei dati personali (Gepd) oltrechè dal Garante italiano per la protezione dei dati personali. Le garanzie offerte da Auditel sono tali che i suoi dati – assieme ad altri parametri – costituiscono uno degli elementi attraverso cui il Ministero per lo Sviluppo economico determina i criteri d’accesso degli editori al Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. Gli stessi dati rappresenteranno entro breve anche uno dei requisiti per accedere ai finanziamenti per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica delle imprese editoriali. Continuando a lavorare in stretto coordinamento con le autorità, Auditel intende essere il primo soggetto, tra quanti gestiscono Big Data, a garantire un trattamento dei dati responsabile ed etico, incardinando le attività di raccolta e diffusione in un sistema regolato, trasparente e vigilato in totale contrapposizione con altri modelli deregolamentati e non sostenibili.